5 LUGLIO 1982: RICORRE IL MEMORABILE ITALIA BRASILE 3-2

Federico Buffa si è recentemente esibito nel suo spettacolo Mundial 82. L’impareggiabile performance narrativa si è svolta il 18 giugno al Teatro Romano di Verona. Spettacolo teatrale, nell’ambito del Festival della Bellezza, con l’accompagnamento musicale del pianista Alessandro Nidi e di alcuni spezzoni di film e foto di storici momenti dell’indimenticabile vittoria della nostra Nazionale ai mondiali di calcio Spagna ’82.

L’Italia più amata di sempre vince il Mondiale più esaltante con i mitici gol di Paolo Rossi, l’urlo di Marco Tardelli, le parate di Dino Zoff, la pipa del “vecio” Enzo Bearzot. Vecchie e nuove generazioni a ricordare la notte magica del Bernabeu con le braccia al cielo del Presidente della Repubblica Sandro Pertini rivissute nella sapiente voce di Federico Buffa che con un invidiabile patrimonio di aneddoti e storie esclusive e sconosciute ai più hanno reso unico il monologo del formidabile storyteller milanese.

Un magico viaggio partito ancor prima di quella notte indimenticabile. Dalle aspre critiche rivolte al selezionatore e allenatore Enzo Bearzot, alla squadra derisa e condizionata dalla prima grande vergogna del calcio scommesse italiano. Dalla stentata qualificazione del primo turno per differenza reti sul Camerun alle inaspettate quanto entusiasmanti vittorie contro le più quotate Argentina e Brasile fino alla Coppa alzata al cielo dopo le partite di semifinale e finale vinte contro Polonia e Germania. 

Segnata soprattutto dalla relazione quasi filiale tra Bearzot e “Pablito” Paolo Rossi, allora da poco uscito dal lungo stop per lo scandalo, la nazionale è ripercorsa tra tanti ricordi. I silenzi friulani del portierone Dino Zoff, legato da fraterna amicizia con Gaetano Scirea, la benedetta incoscienza del non ancora maggiorenne Beppe Bergomi, che debutta coi suoi baffoni zieschi al posto dell’infortunato Collovati. Ma come non può spiccare fra tutti IL RICORDO, ancora vivido ai nostri tempi. L’urlo liberatorio di Marco Tardelli, con cavalcata impazzita sull’erba spagnola dopo il suo gol sicurezza? Da pelle d’oca, è fatto inossidabile nel tempo. Accomunante e accapponante il pubblico intero.

Ma non solo Italia in questo spettacolo. Numerosi i riferimenti storici sulla Polonia di Solidarnosc, sulla Spagna politica tutta da ricostruire, su sceicchi che irrompono in campo e corrompono arbitri e tanti altri preziosi spunti di trasversale riflessione per quegli anni ’80 così desiderosi di riscatto.

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Sono imprenditore nel settore metalmeccanico per la ristorazione professionale e da oltre trent’anni seguo l’omonima azienda di famiglia, riferimento industriale del Made in Italy dal 1952. Leggi tutto

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