SUGGERIMENTI ALLA LETTURA: LMVDM – La mia vita disegnata male – di Gipi

La mia vita disegnata male (Coconino Press editore – 144 pagine) è una lunga storia autobiografica a fumetti. La conduzione dell’opera è singolare, spontanea, imprevedibile, tesa alla faticosa ricerca di una chiave di lettura della vita dell’autore. Gian Alfonso Pacinotti, detto Gipi, si mostra al lettore in tutta la sua nudità, ci colpisce grazie alla naturalezza con la quale racconta gli eventi più intimi della sua esistenza. 

Disegnare male la propria vita è quasi un monito per il lettore, una dichiarazione forte dei propri intenti che Gipi scopre con coraggio nello scorrere delle pagine e nell’alternarsi dei soggetti del fumetto che sintetizzano nel disegno le personali incompatibilità, a tratti le allergie alla vita stessa. Intrigante è l’uso di un tratto spontaneo, scevro dal realismo della prospettiva o degli studi anatomici classici del bel disegno. Così facendo il fumetto si fa a volte brutto ed essenziale, ma ne guadagna in pathos se pensiamo che quello è proprio il mondo dal punto di vista dell’autore. E ci coinvolge pensare che GIPI sa mantenerci sulla corda, sdrammatizzando quando necessario, perché è solo una vita disegnata male, ci dice, vissuta male come tante altre. Un fumetto in grado di stupirci anche nel cambio di rotta, quando cede il passo a delle tavole ad acquarello da grande illustratore. Tavole che ci riportano al Corto Maltese di Hugo Pratt.

Infine, la scelta dei temi raccontati. Presenza costante sono il suo rapporto con la malattia e i medici, l’esperienza con la tossicodipendenza, le insicurezze personali, gli atteggiamenti da bullo che condivide coi suoi amici, il suo rapporto con le donne e soprattutto con il suo pene che solo alla fine pare risolvere dopo aver incontrato innumerevoli medici e aver sofferto diverse delusioni. I temi centrali sembrano essere due: comprendere il senso della vita e affrontare i propri sensi di colpa. Nel viaggio coi pirati GIPI ci fa capire che per lui la felicità è capire chi siamo e qual è il senso del nostro passaggio sul pianeta terra. E quando l’autore impara a nuotare o vede “amore dappertutto”, anche tra i volti dei numerosi personaggi ostili che gli affollano il cervello, accadono delle trasformazioni che lo ricongiungono con la vita.

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Sono imprenditore nel settore metalmeccanico per la ristorazione professionale e da oltre trent’anni seguo l’omonima azienda di famiglia, riferimento industriale del Made in Italy dal 1952. Leggi tutto

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