intervista alla direttrice del premio scrivere per amore giovanna tamassia

“Cosa c’è di più bello del parlare, leggere e scrivere d’amore?” (Giovanna Tamassia)

 

Giovanna Tamassia è presidente del Club di Giulietta e direttrice di Scrivere per Amore, il premio letterario internazionale che si terrà a Verona nei prossimi 22-23-24 ottobre. Scrivere per Amore è “Quasi un festival sull’amore per i libri e i libri sull’amore” dice Giovanna Tamassia che assieme al Club di Giulietta ne è organizzatrice. Un premio letterario internazionale dedicato alle opere di narrativa edite in Italia e che abbiano per tema una storia d’amore. Quest’anno presidente di giuria è lo scrittore romano Paolo di Paolo, giovane ma già prolifico e premiato romanziere.  

“Per amore tutto si fa, tutto si cerca, tutto si crea. Alcune battaglie, le più epiche, hanno avuto inizio in suo nome. In suo nome imprese di eroismo apparentemente fragile hanno costellato la storia della cultura umana. La sfera dei sentimenti produce da secoli letteratura divisa tra fascino e imprendibilità, poesie e canzoni, pensieri scritti sul solco di amori vissuti, rammentati, sognati, sceneggiature, copioni, promemoria, cataloghi, romanzi” (Marco Ongaro, direttore artistico di Scrivere per Amore)

cz: Giovanna, Scrivere per amore sta al premio per il romanzo d’amore più bello dell’anno come le più belle lettere d’amore stanno al premio Cara Giulietta

GT: Come si può immaginare non è possibile stilare una vera classifica dei sentimenti. Le lettere a Giulietta sono un fenomeno del tutto spontaneo, universale, quasi fantastico, tramite il quale le persone da tutto il mondo si affidano a Giulietta raccontando le loro pene d’amore. Tra le migliaia scegliamo ogni anno “le più belle”, che è come dire le più diverse, perché tutte le storie d’amore sono in sé uniche e irripetibili. Sulle opere letterarie è invece possibile dare un giudizio. Si scrive molto e si pubblica molto in Italia, così come tanti sono i premi dedicati alla narrativa. Il premio Scrivere per Amore si distingue per la tematica: è dedicato infatti ai romanzi in cui l’amore sia il tema dominante. Certo, tutti i grandi romanzi della letteratura a ben guardare raccontano una storia d’amore; la qualità letteraria dipende dallo stile, dall’idea, dal narrare con una voce che si distingue e si eleva sulle altre.

cz: La manifestazione si ripresenta per la XXV edizione e richiama a Verona gli appassionati della lettura. Tre giornate in luoghi suggestivi e tra i più ricercati del centro città. Per un riconosciuto premio letterario internazionale forse appare snob quel “Quasi un festival” ancora non promosso a Festival. 

GT: Ci è piaciuto fin da subito questo avverbio posto davanti alla parola “festival”, formula nata da un’idea di Gian Mario Villalta, direttore di PordenoneLegge, nostro partner alla nascita della manifestazione. Può forse apparire un po’ snob, visto che gli eventi collaterali stanno diventando un vero e proprio appuntamento annuale. Ma ci sono tanti festival e mille eventi letterari in varie città, serve distinguersi. Già il premio Scrivere per Amore si distingue per essere l’unico in Italia dedicato al libro d’amore. Il “quasi” suggerisce l’idea della continua evoluzione, come vorremmo si sviluppasse ulteriormente questa manifestazione. Credo che Scrivere per Amore e parlarne proprio a Verona, città shakespeariana per eccellenza, sia uno stimolo per cercare idee sempre nuove. Dell’amore si scrive sempre e di tutto: dalle lettere ai romanzi, dalle canzoni ai messaggi WhatsApp. E sul tema dell’amore, dalla poesia alla letteratura, al cinema al teatro alla musica, si possono organizzare conferenze, mostre, spettacoli, letture. Terremo il “quasi festival” come nostro vezzo, ma l’obiettivo è quello che diventi un grande Festival.

cz: Grande qualità di eventi organizzati, ospiti invitati e finalisti in lizza per il premio. Si può ben immaginare la difficoltà di quest’anno per organizzare il tutto, ma l’amore sembra non smettere mai di ammaliare i lettori. Non ti chiedo di fare uno spoiler, ma trovi nuove visioni sull’amore emerse nei tre libri finalisti di quest’anno?

GT: La giuria, quest’anno tutta veronese, ha lavorato con passione e mi richiamo volentieri ai loro giudizi. Il vincitore si conoscerà solo nella serata del 24 ottobre in Sala Maffeiana, ma le riunioni di giuria hanno rivelato pareri molto interessanti e diversi. Sarà vera gara, di cui nemmeno noi sappiamo ancora l’esito, perché il nostro premio si distingue proprio per la serietà e l’assoluta indipendenza di giudizio. Senza dubbio sono tre libri di grande qualità letteraria che raccontano l’amore scandagliando alcuni dei temi che fanno parte del sentimento amoroso come la gelosia, l’adorazione, la separazione. L’inizio dell’amore, la fine di una storia, il lungo percorso di una vita insieme fatta di tante cose. L’amore può essere tutto questo e molto altro ancora. Paolo Di Paolo, presidente della nostra giuria, ha affermato: I tre libri in lizza dimostrano che “Scrivere per Amore” non significa – come spesso si crede – fare la cosa più facile, più ovvia, ma viceversa quella più difficile e impervia. Perché bisogna trovare una prospettiva, uno stile, una “visione” non convenzionale, se non si vuole rischiare di ripetere il già detto. Barbara Alberti, Camilla Baresani e Matteo Bussola sono tre grandi scrittori e sarà un onore ospitarli alla finale. Così come sarà interessante assistere agli incontri con gli altri ospiti del festival, che ricordiamo saranno a ingresso libero ma su prenotazione: incontreremo lo storico dell’arte Flavio Caroli, la saggista Maria Borio, il poeta Davide Rondoni, la giovane poetessa Flaminia Colella, la scrittrice e giornalista veronese Federica Sgaggio

cz: Patrocinio del Comune di Verona e della Regione Veneto, sostegno di sponsor e di partner culturali di riconosciuto valore. Tuttavia, non compare più la partnership con PordenoneLegge

GT: PordenoneLegge ci ha affiancato e sostenuto in questi anni in cui la manifestazione è cresciuta. Abbiamo beneficiato oltre che del loro sostegno soprattutto dell’esperienza e dell’apparato organizzativo propri di un grande festival. Questa partnership ci ha insegnato molto. Poi, come si sa anche le più belle storie d’amore… a volte finiscono! In realtà direi che più che una separazione è una pausa legata alla situazione attuale di difficoltà, ma siamo sempre in contatto con gli organizzatori, si è sviluppato nel tempo un rapporto di reciproca stima e amicizia. Scrivere per Amore gode del sostegno e della collaborazione di molte istituzioni della città e contiamo che le aziende veronesi si affianchino sempre più all’iniziativa, per fare in modo di moltiplicare gli eventi di questo appuntamento culturale. 

cz: Tuo padre, Giulio Tamassia, è stato l’inventore di questo premio letterario e ora sarebbe molto orgoglioso di te che ne hai raccolto il testimone. Quanto hai visto crescere Scrivere per Amore negli anni della tua conduzione?

GT: Mio padre era un vulcano di idee e si lanciava in imprese sempre nuove, spesso rischiando in prima persona. Tutto per la sua passione e inventiva e per l’amore che nutriva per Verona. Spero di avere ereditato anche solo un briciolo della sua energia! Mi sento di portare avanti quello che ha creato perché ci credo fortemente. La crescita del festival Scrivere per Amore e dell’attività del Juliet Club in termini di numeri, di visibilità e di riscontri mi dà molta fiducia. Soprattutto in questo periodo così difficile, nonostante i mille problemi che devo affrontare ogni giorno, mi sembra di ritrovare energia e forza nella mia attività, è un modo per lanciare, anche a me stessa, un messaggio di fiducia contro il rischio di paralisi a cui sembra andare incontro il mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo. E poi, in fondo, sono fortunata: cosa c’è di più bello del parlare, leggere e scrivere d’amore?

Con gli anni Scrivere per Amore ha coinvolto case editrici di prestigiosi autori italiani e stranieri. Un premio che ancora una volta lega con forza il nome di Verona all’immagine dell’amore.

 

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Sono imprenditore nel settore metalmeccanico per la ristorazione professionale e da oltre trent’anni seguo l’omonima azienda di famiglia, riferimento industriale del Made in Italy dal 1952. Leggi tutto

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