CRETA E I SUOI VINI

Premesso che in Grecia esistono più di 300 vitigni autoctoni per vini di diverso carattere, dipendendo da geologia, coltivazione, tradizione e cultura locali, entriamo nel dettaglio di quelli della quinta isola più grande del Mediterraneo. Il vino viene prodotto a Creta da circa 4.000 anni. I Minoici coltivavano la vite e lungo tutto il mediterraneo trasportavano in anfore i loro famosi vini.

Dal sito di Vathipetro, dove sono stati ritrovati pigiatore e tino stimati i più antichi del mondo, fino al sito di Gortyna, dove è stato portato alla luce il Codice di Gortyn, un antico testo di legge con regole sulla viticoltura, scopriamo un territorio la cui storia è sempre stata legata alla vinificazione e che rappresenta tuttora una delle principali regioni vitivinicole della Grecia.

Purtroppo, le viti odierne sono piuttosto giovani. Molto in ritardo rispetto all’Italia, negli anni ’70, una devastante epidemia di fillossera distrusse la maggior parte delle piante dell’isola. Per fortuna, il vino cretese ha saputo recuperare e oggi almeno il 70% dei vini di qualità provengono dalla regione vinicola di Iráklio, nella parte settentrionale del territorio dove i monti proteggono i vigneti dai venti caldi provenienti dall’Africa. 

A Creta troviamo quattro zone OPAP (denominazione di origine di qualità superiore), qui si coltivano eccellenti monovitigni a bacca rossa tipici di Creta, 40 anni fa quasi estinti, come Mandilari, Kotsifali e Liatiko. Vini di media e grande struttura prodotti nelle zone intorno ad Archanes, Peza e Daphnes, vicino alla capitale Iráklio (Candia in italiano, Heraklion in inglese) e a Sitia. E specialmente da Sitia vengono i vini bianchi più freschi e profumati.  Dai vitigni a bacca bianca prendono forma, in purezza o spesso in blend: Vidiano, Vilana, Thrapsathiri, Malvasia di Candia. 

La zona di Iráklio, a pochi chilometri dal Palazzo di Cnosso, conta una ventina di aziende vinicole, che fanno eroico capolino in un paesaggio fatto di dolci e a tratti di aspre colline. Pendici comunque ben esposte al sole su valli rigogliose.

Tra questi produttori, cito le cantine visitate con madame sommelier Francesca.

DIAMANTAKIS WINERY – Oggi è tra le poche aziende a produrre il Liatiko e assaggiarlo tra gli ulivi e i vigneti della loro straordinaria tenuta (non esiste una sala di degustazione) è stata una esperienza imperdibile, anche per la sopraggiunta fitta pioggia che ci ha spinti al riparo nell’area di stoccaggio dei tre fratelli Diamantakis, per una ancora più accurata e scrupolosa degustazione assieme al cortesissimo e competente enologo Zacharias Diamantakis.

LYRARAKIS – Sicuramente è tra le aziende vinicole cretesi più orientate al turismo. Ostenta prestigiosi riconoscimenti nel mondo dell’enologia, anche per aver meritatamente riportato in vita tre viti quasi estinte: Dafni, Plyto e Melissaki. È stata la prima a produrre un rosso monovitigno: il Mandilari, oggi il suo vino più caratterizzante. 

DIGENAKIS WINERY – La moderna azienda vinicola ha ritmi molto elevati. Punta su design e produzione con il suo spettacolare edificio in cemento, vetro e colorate tappezzerie artistiche. Nel 2017 la Digenakis Winery ha iniziato a produrre il Kotsifali, un vino monovitigno ottenuto da viti vecchie di 35 anni, tra le poche che riuscirono a sfuggire alla cruenta fillossera che distrusse i vigneti di Creta.

IDAIA WINERY – Che tradizioni con i suoi pezzi pregiati: bianco Ocean Thrapsathiri, Liatiko invecchiato in botti e Liatiko in versione da dessert.

“Wines of Crete” citano (quando presenti) le tovagliette tecniche da degustazione. E allora: alla vostra salute, στην υγεία Σας!

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Sono imprenditore nel settore metalmeccanico per la ristorazione professionale e da oltre trent’anni seguo l’omonima azienda di famiglia, riferimento industriale del Made in Italy dal 1952. Leggi tutto

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