Digione e La Cité Internationale de la Gastronomie et du Vin

La Cité Internationale de la Gastronomie et du Vin si trova nella capitale della Borgogna Digione ed è un grandioso centro internazionale di gastronomia ed enogastronomia con le fattezze di un borgo ameno. Sì, un borgo gastronomico tra i cui vicoli puoi passeggiare liberamente tutti i giorni dell’anno da mattina a sera. Dopo la recente riqualifica di un intero quartiere, dove per secoli aveva trovato sede l’ospedale maggiore della città, vi si scoprono, oltre a bar e ristoranti, anche un cinema, un centro di interpretazione dell’architettura e del patrimonio di Digione, la cappella di Sainte-Croix-de-Jérusalem e varie mostre a pagamento, sia permanenti che temporanee, improntate sul “pasto gastronomico francese”.

Insomma, un’esperienza di cultura, apprendimento, gusto e piacere davvero completa, anche per i più piccoli. Il campus della rinomata scuola di cucina Ferrandi Paris e le tante botteghe alimentari, con la Libreria Gourmande e la cucina esperienziale del Villaggio Gastronomico, contribuiscono ad allietare tutti i cinque sensi per un’esperienza culinaria, enologica e culturale unica.

1750 metri quadri di esperienza immersiva in tre spazi complementari colmi di foto, video e animazioni: una tavola, il teatrino del mangiar bene e del bere bene in Francia, “En cuisine” nel mezzanino del padiglione contemporaneo e la Cappella dei climi e dei Terroir della Borgogna. Dulcis in fundo, la mostra temporanea sui segreti della pasticceria francese capitanata dall’illuminato Pierre Hermè.

I nuovi edifici in acciaio Corten, che costituiscono l’ingresso principale della Cité e che ben si sposano con le tegole verniciate dei tetti e orgogliosamente contrastano con la pietra bianca della Borgogna tipica degli edifici storici cittadini, celano astutamente un paio di segreti. Cosa attendersi da Digione, una delle capitali enologiche francesi?

Prima di tutto l’Ècole des Vins de Bourgogne con i suoi workshops variegati e approfonditi e finalmente la vera libidine per gli amanti del vino: la fornitissima Cave de la Cité, dove è facile perdersi in una estatica contemplazione delle numerose etichette esposte con grande sagacia e competenza. 600 metri quadrati, su tre livelli, che offrono tutti i giorni centinaia di vini da degustare fra le oltre tremila etichette disponibili, di cui almeno un terzo in rappresentanza della Borgogna. 

E non poteva essere diversamente, trovandoci nella Côte d’Or che si allunga per 50 Km a sud di Digione dividendosi in due settori: la Côte de Nuits e la Côte de Beaune. Immancabile il mio acquisto di Pinot nero, che nella Nuits offre il meglio di sé per eleganza e struttura, e del meno nobile ma immediato e piacevole Gamay. A completare il mio personalissimo cadeau qualche tradimento extra area, sconfinando nell’acquisto di un paio di Champagne troppo ben descritti per essere lasciati in bottega (seppur in ottima compagnia), e capriccione salatissimo nel gran finale, accompagnato e osservato a vista nel caveau del terzo livello che occulta il vero tesoro della struttura con tutti i suoi Premier Cru e Grand Cru. 

Ne sono uscito abbastanza malconcio, ma brandendo trionfante una bottiglia di Vougeot AOC Premiere Cru “Clos de la Perriere” Monopole 2017 Domaine Bertagna. Dalla imponente bottiglia sfoggiava una tonalità rosso rubino davvero molto intensa per essere un Pinot Nero 100%. Diretta espressione del ruscello Vouge, un promettente Borgogna cui nemmeno il leggendario Ulisse avrebbe resistito ad ambire, se non legato severamente. E io non lo ero.

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Sono imprenditore nel settore metalmeccanico per la ristorazione professionale e da oltre trent’anni seguo l’omonima azienda di famiglia, riferimento industriale del Made in Italy dal 1952. Leggi tutto

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