La VIII edizione del Festival della Bellezza, dedicata a “Dante e l’espressione poetica”, è transitata quest’anno anche dal Teatro Bibiena di Mantova. Lo splendido teatro settecentesco finemente decorato che include anche quattro statue di mantovani illustri, tra cui Virgilio.
E sulla figura di Virgilio con spalla in Dante e di Dante con spalla in Virgilio, il filosofo e accademico Massimo Cacciari è intervenuto con una inedita dissertazione per ricordare il Sommo Poeta a 700 anni dalla morte e riflettere sull’essenza e il valore della poesia. Dante e Virgilio: il Poeta e il Profeta.
cz: professor Cacciari, esiste ancora la divina fiamma nella poesia contemporanea?
MC: certamente. Ci vogliono fabbri perché il linguaggio diventi illustre e ancora oggi la poesis è l’anima del linguaggio e fa la lingua. Senza i poeti la lingua muore.