3 modi per catturare l’attenzione del nostro lettore
All’interlocutore bisogna riservare la massima attenzione, perché è da un buon approccio che poi approderemo a un buon “ascolto”. Nella scelta del pronome tutto dipende dal tono che vogliamo riservare al lettore se più o meno diretto o confidenziale.
Pronomi: Il tu, o anche il lei se è più naturale, ci permette di rendere protagonista del nostro pensiero chi ci legge. Il noi viene molto usato nelle aziende, quando si vuol far partecipi i dipendenti e si vuol far squadra. Il si impersonale, con cui è sicuramente più difficile ottenere il coinvolgimento del lettore, è utile quando vogliamo essere oggettivi. L’io è una scelta da leader e denota autorevolezza.
Questioning (o Q&A, Questions & Answers): questa tecnica consiglia di inserire delle domande all’interno dei nostri testi, specie quelli argomentativi. I quesiti hanno lo scopo di far riflettere e di convincere. Basti pensare ai messaggi pubblicitari che ci bersagliano e alle risposte che ci stuzzicano una volta letti.
Esempi:
Problemi di caduta dei capelli? (produttori di shampoo o trattamenti)
Sei proprio sicuro di voler rinunciare a tutto questo? (agenzie di viaggi)
Che mondo sarebbe senza Nutella? (celebre)
Più la domanda è intrigante, ci invita alla risposta e a un dialogo, più sarà efficace. Il punto di domanda apre relazioni e scenari rispetto al punto fermo che li chiude.
Le domande possono essere messe un po’ dappertutto: nel titolo, nell’oggetto, come post scriptum, ma anche nel mezzo del testo per vivacizzarlo.
Teaser: altra tecnica usata per catturare l’attenzione dell’interlocutore. Nel linguaggio della pubblicità è un annuncio che crea nel pubblico l’attesa di un prodotto senza renderne noto il nome che verrà svelato nelle fasi successive della campagna pubblicitaria. Non si tratta di scrivere subito l’obiettivo, ma di portare con astuzia il lettore a pensare. Un esempio di campagna promozionale teaser è quella adottata da un negozio di abbigliamento statunitense, interessato a promuovere le nuove collezioni. Lo store ha inviato a tutti i propri clienti una lettera in una busta contenente anche un calzino e l’invito a ritirare il secondo direttamente nel punto vendita.
Le modalità del teaser non sono solo impiegate dalle grandi marche. Il business writer di qualsiasi azienda può avere un approccio teaser per creare aspettativa su di un nuovo prodotto o servizio.
Ad esempio, nella riga dell’oggetto di una lettera:
“Benvenuto a una esperienza che migliorerà le tue tecniche di vendita”.
“Sei soddisfatto del tuo fatturato?”
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